mercoledì 21 ottobre 2009

Il web 2.0 aiuta il business

Il Sole 24 Ore
19 ottobre '09

I vantaggi derivano soprattutto dall'innovazione di processi e prodotti

Antonio Dini
Tecnologia al servizio degli affari vuol dire anche innovare non solo i prodotti, ma pure i processi e addirittura i modelli di business. È quanto succede nel mondo del franchising.
Creato nella sua attuale forma negli anni 30, quando i moderni mezzi di trasporto, l'elettricità e le infrastrutture negli Stati Uniti consentirono di ampliare l'idea di affiliarsi a un modello di azienda già affermato, ora è sottoposto a una nuova ondata di innovazione.
A consentirlo è l'ubiquità dell'accesso alle reti di banda larga, il costo sempre minore delle dotazioni informatiche, la diffusione di complessi sistemi software di gestione e collaborazione a distanza. Tecnologie che stanno di nuovo rivoluzionando il modo di fare affari in franchising.
Il primo aspetto di novità, i software di Erp evoluto (Enterprise resource planning, pianificazione delle risorse d'impresa), consentono di estendere i confini dell'azienda e coinvolgere nella gestione del franchising anche i fornitori della casa madre.
La gestione del magazzino, degli approvvigionamenti e della performance complessiva del l'azienda e dei suoi franchisee è una vera rivoluzione, come spiega Sanjay Poonen, vicepresidente e general manager della divisione Enterprise performance management del colosso tedesco Sap: «Con l'aumentare della complessità e del numero dei soggetti in gioco le imprese più efficienti, che verranno premiate dal mercato, usano il software per automatizzare una serie di funzionalità, estendere i confini e quindi il controllo di performance, business intelligence e governance al di fuori dell'azienda propriamente detta, fornendo anche una rendicontazione più completa per gli stakeholder».
Ma non c'è solo questo nel futuro del franchising 2.0. Secondo il ricercatore americano Robert F. Jacobs, il franchising grazie alla tecnologia può evolvere anche nel settore della produzione industriale, in alternativa all'outsourcing o alla fornitura esterna, grazie a un più attento livello di certificazione e controllo.
Le moderne tecnologie di comunicazione attraverso la rete, con l'esempio lampante della videoconferenza, aprono nuovi scenari anche nell'aggiornamento del personale che lavora nei franchising. Sistemi di eLearning consentono infatti di portare ai massimi livelli la pratica di identificazione e aderenza al modello aziendale dei franchisee.
L'investimento è paragonabile a quello operato nel settore bancario, dove i grandi istituti di credito per mantenere un forte coordinamento sul territorio hanno speso per tempo in tecnologie di telecomunicazione e di formazione a distanza del personale delle filiali.
Una soluzione che proviene dalle nuove tecnologie è anche quella allo studio negli Stati Uniti, dove il franchising è una forma d'arte che copre circa il 4% delle attività commerciali nazionali (con un fatturato annuo di oltre mille miliardi di dollari).
La frontiera è quella di realizzare franchising tematici o verticali, consentendo a singoli rami d'attività di essere portati al di fuori dell'azienda, mantenendo gli altri nella proprietà diretta. Oppure coordinando strutture verticali e parallele (o addirittura "all'indietro") e centralizzando attività prima svolte in periferia dai franchisee.
«Solo utilizzando tecnologie molto sofisticate - spiega il ricercatore di Ibm Varshanti Krisnaon - si può raggiungere il livello di sofisticatezza necessaria per far funzionare in maniera economicamente conveniente queste soluzioni di business».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Foto: 3. Permettere la creazione di sistemi di eLearning per la formazione continua dei dipendenti dei punti vendita, in modo da rinforzare la cultura e il valore del franchising.

Foto: 1. Permettere la creazione di franchising in settori prima inediti, come la manifattura e produzione di beni, oltre a facilitarne la creazione nei settori tradizionali.

Foto: 6. Permettere l'outsourcing di alcune funzioni (anche di backoffice) che sarebbero in capo ai franchisee ma che ora invece possono essere centralizzate presso i franchisor, rendendo ancora più uniforme il modello.

Foto: 4. Facilitare le decisioni e la condivisione della conoscenza tra il gestore del franchising e i singoli negozi, semplificando le procedure di aggiornamento e garantendo una condivisione del controllo più efficace.

Foto: 2. Rendere più veloce e flessibile la catena dei negozi in franchising, permettendo la comunicazione just in time con la fabbrica e il magazzino centrale.

Foto: 7. Ampliare i confini geografici del franchising e permettere di frazionare le attività di franchising in sotto-settori, in differenti aree del mondo o del singolo paese.

Foto: 5. Rendere veloce l'apertura di nuovi franchising sia dal punto di vista delle dotazioni iniziali necessarie che da quello della gestione ordinaria e dei manuali.

 

blogger templates | Make Money Online