venerdì 11 dicembre 2009

Utilizzi i video online per il tuo business? Conosci qual'è il miglior tipo di video per aumentare le vendite o far impennare il traffico sul tuo sito?
Scegliere quale tipo di video produrre dipende da come misuri il ritorno del tuo investimento di marketing. Tuttavia, mentre ogni tipo di video ha i suoi rischi e i suoi vantaggi, potete dare per scontato che il video avrà un grosso impatto sui vostri clienti e visitatori.
Dai un'occhiata veloce a queste due recenti statistiche:
• Nell'Aprile 2009, ComScore riporta che negli USA i navigatori hanno visualizzato oltre 16.8 miliardi di video online.
• In un recente sondaggio a dirigenti, oltre il 70% degli intervistati hanno sostenuto che i video possono aumentare la conoscenza dei loro brand.
Nonostante la popolarità dei video online però, non pensare che una bella clip sul tuo sito ti possa far diventare ricco o portarti tonnellate di visitatori. E' un pochino più complicato. Dovrai provare e sperimentare per raggiungere i risultati migliori per la tua situazione specifica, come per qualsiasi altro aspetto della tua strategia di business.
Per aiutarti a scegliere la migliore soluzione video per la tua azienda, i ragazzi di EyeView hanno pubblicato una guida per delineare ed esplorare i tre tipi di video più semplici che puoi utilizzare nel tuo business. Questi sono:
• Video Virali
• Video di Conversione
• Video Educativi
Come fai a sapere quale soluzione fa per te? Quale tipo di video ha maggiore successo?
Ecco tutti i dettagli:
I video virali differiscono in termini di posizionamento dagli altri tipi di video discussi in questo articolo. Essi danno il loro meglio quando sono posizionati su un altro sito rispetto a quello aziendale. I video virali sono fatti per la distribuzione e la promozione. L'obiettivo delle aziende è quello di embeddare il video all'interno di molti siti in modo da raggiungere più pubblico possibile. Questo non è sempre una cosa positiva.

Se l'obiettivo del tuo video di conversione è incrementare le conversioni, allora la metrica per misurare il successo potrebbe essere semplice. Se il numero o la percentuale delle tue conversioni aumenta, allora il video è stato un successo.
L'aumento della conversione può avere un impatto diretto sui guadagni della tua azienda, a seconda dell'obiettivo della conversione. Non c'è da stupirsi se sempre più aziende si stanno concentrando sui video di conversione come strumento più adatto per fornire loro un ritorno dell'investimento.
I video educativi probabilmente non appariranno nella tua homepage. Ci sono diversi motivi per inserire i video educativi nel tuo sito e, diversamente dai video virali e di conversione, essi possono aiutarti a raggiungere più obiettivi senza nulla togliere al successo del video. Ciò significa che il tuo video educativo non deve essere così strettamente focalizzato su un unico obiettivo.
E' più difficile promuovere i video educativi, rispetto ad altri tipi di video. E' molto meglio posizionarli e realizzarli in modo mirato sugli specifici clienti nelle diverse fasi di vendita.
I video educativi sono pensati per evitare la confusione nei consumatori e per fornire chiarezza. Se l'obiettivo dei tuoi video educativi è quello di diminuire il carico all'assistenza cliente, allora una sua netta riduzione è la migliore misura del loro successo.

I social media possono essere utilizzati per fare business? In che modo le aziende possono usare i social media per migliorare l'efficacia delle proprie iniziative di marketing e per aumentare le proprie vendite?
I social media stanno irrompendo nel mondo del business, ma capire come sfruttarli in modo ottimale rimane una delle sfide maggiori per chi fa marketing.
Se da un lato non esiste una formula segreta con la quale il tuo business possa beneficiare dei social media, dall'altro esistono numerosi esempi che evidenziano chiaramente la crescente rilevanza dell'utilizzo dei social media per aumentare le proprie opportunità di business:

• L'utilizzo dei social media sta crescendo rapidamente. eMarketer ha previsto che entro soli quattro anni più del 50% degli utenti di Internet saranno diventati visitatori abituali dei social media.
• I canali tradizionali di marketing sono diventati luoghi ingannevoli per la promozione del proprio prodotto. I consumatori sono sospettosi nei confronti del marketing e la rete di relazioni creata ad hoc per la vendita di un prodotto non è più efficace.
• I social media si focalizzano sulla partecipazione, sulla community e sull'autorevolezza. Il tuo approccio di marketing, in un'economia attenta, dovrebbe essere finalizzato alla creazione di una comunità di visitatori fedeli che fungano da "evangelisti" del tuo brand, desiderosi di diffondere la conoscenza della tua attività.
• I social media stanno emergendo come un indicatore attendibile delle performance pubblicitarie online.
"OK" - potresti dire - "Sto cominciando a capire il valore dei social media per il mio business, ma che tipologia di social media dovrebbe utilizzare la mia azienda?"
Linkedin e Facebook sembrano oggi il luogo d'incontro preferito degli uomini d'affari, mentre i blog sono le forme più popolari di social media che le organizzazioni stanno cominciando ad utilizzare.
Josh Gordon, consulente di marketing e presidente di Selling 2.0, ha preparato un report estremamente utile sui social media che fornisce interessanti spunti sull'utilizzo e l'adozione dei social media nel mondo delle aziende e degli affari.
Quattro servizi dominano l'utilizzo della rete e dei servizi di social media:
• LinkedIn (79.3% degli intervistati lo utilizza attualmente),
• Facebook (77.2% lo utilizza attualmente),
• Twitter (75.3% lo utilizza attualmente).
• I blog seguono a breve distanza, con il 68% delle aziende che li utilizza attualmente.
• Solo il 17.2% delle aziende utilizza MySpace per fare business.

Lo scorso 9 dicembre, all’interno del Search Engine Strategies 2009 di Chicago, si è svolta un’interessante sessione nella quale un gruppo di professionisti SEO hanno dibattuto quale sia la miglior soluzione tra campagne Pay Per Click (PPC) o azioni di ottimizzazione sui motori di ricerca (SEO).
Uno dei punti analizzati è il tasso di conversione del traffico ottenuto in base alla sua origine (PPC o traffico naturale generato dalle ricerche sui motori).
Dallo studio emerge che:
- Tasso di conversione: PPC batte nettamente SEO
- Valore medio dell’ordine: a favore del PPC
- Tempo medio passato sul sito: a favore del PPC

 

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