venerdì 9 aprile 2010

Semiotica della pubblicità..prima parte

La pubblicità è uno dei principali motori dell’economia e un potere che condiziona tutti i mezzi di comunicazione di massa, ma, ormai già da anni, anche la comunicazione mirata. Una corrente artistica dura anni, uno spot al massimo qualche settimana. La pubblicità si consuma e spesso si ricorre a saghe (Gavazza, tim). La semiotica analizza in profondità il testo pubblicitario, nei suoi diversi aspetti. La semiotica coglie le strutture di senso. In questo senso permette di cogliere i grandi mutamenti della vita sociale (es ruolo della donna).
La pubblicità usa i testi (immagini, foto, video etc). Testo rimanda al concetto di intreccio (textus) e testimonianza (tesis). ECO afferma che il testo è una macchina pigra che ha bisogno del lettore per funzionare. E’ evidente la complessità e la semiotica serve proprio per analizzare la struttura dei testi a livello profondo. La pubblicità usando i testi, ricorre ad un’attività di mediazione perché al contrario delle altre vendite, usa i mezzi di comunicazione di massa. Nella relazione messaggio-detinatario, i testi pubblicitari possono essere:
- Più o meno mirati ad un target preciso.
- Più o meno intrusivi
- Più o meno locali
- Più o meno evitati dal destinatario
- Più o meno interattivi
Per quanto riguarda l’organizzazione interna:
- Iconici
- Verbali
- Narrativi
- Ludici
- Pratici
- Utopici
Il testo pubblicitario è diverso a seconda del mezzo che sfrutta (carattere parassitario o interattivo) tv, affissione, radio, cinema, web, interfacce, touch screen, etc. Il pubblico è sempre più selettivo e occorre gratificarlo, visto che la pubblicità volge al suo declino (ricerca Univ di Pavia solo il 3% ama la pubblicità). Si ricorre a delle gratificazioni (telefonate gratuite o prova di un programma per un mese).
Il discorso pubblicitario si distingue per il suo carattere strategico in quanto finalizzato ad altro. Vi sono vari discorsi (politico, sportivo, artistico etc). Il rapporto con i consumatori è asimmetrico: 1 a molti e obiettivi a breve (pubblico) e a lungo (pubblicità). E’ perlocutivo svolge un’azione in vista di altri fini, ma in maniera esplicita: ci mostra un filmato divertente per vendere un sapone. Questa strategia à legata a:
* VALORIZZAZIONE POSITIVA:
* TEMA: consumismo!
Per valorizzazione la semiotica intende il funzionamento di un testo che, attraverso opportune mediazioni semantiche, congiunga un certo oggetto con l’opposizione timica (particolare elementare che alterna bene al male). La pubblicità sottolinea il valore aggiunto che differenza un bene in contrapposizione ad altri. Una delle funzioni economiche della pubblicità, in quanto valorizzazione del consumo, è quella di provocare artificialmente l’usura semiotica delle merci già acquistate e consumate solo in parte. Il VALORE SEMIOTICO: relazione orizzontale che lega e oppone un segno agli altri che si trovano nello stesso ambito, definendo la sua funzione comunicativa per opposizione rispetto alle altre possibili unità dello stesso sistema semiotico.

...to be continued...

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